OF in Cereghin - Uovo all'Occhio di Bue...nel Barattolo

Le uova hanno sempre rappresentato moneta di scambio importante nella civiltà contadina comasca. L’ "OF in Cereghin", ovvero il più classico uovo fritto nel tegame con il burro, deve il suo nome all’aspetto simile alla cotta (“cerega”) degli uomini di Chiesa.

Non era tanto la difficoltà della sua preparazione, ma il significato che aveva a rendere questo uovo speciale: favoriva infatti l’incontro delle persone grazie al fatto che in mezzo alla tavolata veniva posta la padella usata per cucinare le uova e i commensali potevano, a turno, "puciare" la polenta o il pane nel condimento.
Visto che rappresentava un vero e proprio piatto nutriente per tanta povera gente, si tendeva ad abbondare con il condimento che in alternativa al burro poteva essere il lardo.

Oggi l’uso esagerato del burro può portare a qualche problema con il colesterolo...ma alcune preparazioni lo richiedono espressamente, pena un cambio di gusto del piatto stesso.

Una soluzione per rendere il piatto un po' “più leggero” è quello consigliata dal Maestro Marchesi, che consiglia di usare una padella piccola a misura d’uovo, di aggiungere poco burro soffriggendolo a fuoco moderato e di salare alla fine solo l’albume.

La ricetta, nella sua semplicità richiede comunque l’uso di uova freschissime, un occhio alla temperatura del burro e la cottura limitata al massimo a 2 minuti. Ma in assoluto l’aspetto più importante è che durante la rottura delle uova…non si rompa il tuorlo!

 

Ingredienti: 1/2 uova, burro qb, sale e pepe.

 

Preparazione: far soffriggere il burro nel tegamino a fuoco moderato, quando avrà un aspetto spumeggiante, rompere le uova facendo attenzione a che il tuorlo rimanga integro. Lasciare coagulare l’albume (circa 1-2 minuti), salare ( l'albume) e servire con una spruzzata di pepe.

 

Risultato e/o errori: La versione qui proposta può far parte di un aperitivo grazie alla presentazione nel barattolo di vetro! Altri abbinamenti  all’Of in Cereghin sono con il pomodoro, con i porri o con gli asparagi, magari di Cantello (VA), vista la vicinanza con Como. 

 

Buon Appetito!!